La Pandemia da COVID19 che ha colpito molte persone in tutto il mondo mietendo numerose vittime ha generato a livello sanitario un “rimbalzo” non proprio positivo in quanto molte patologie hanno dovuto essere curate o diagnosticate con difficoltà e/o ritardi e ciò ha portato conseguenze non certamente positive sulla sanità in generale oltre ai danni economici ad esempio si è assistito ad un forte incremento della Morti da Infarto Miocardico buona parte delle quali in una situazione di normalità sarebbero state evitate , sono stati rinviati gli interventi chirurgici non ritenuti di urgenza e anche alcune pratiche diagnostiche hanno subito giocoforza dei rallentamenti.
Inoltre la situazione di ansia generalizzata ha comportato ad esempio nel campo della Malattie della Tiroide una generale preoccupazione sia per quanto riguarda una maggiore probabilità di ammalarsi di Covid19 se affetti da Malattie Autoimmuni e/o Carcinoma Tiroideo sia per quanto riguarda i Noduli sospetti di Carcinoma Tiroideo se il ritardare ad esempio la Citologia su Agoaspirato oppure un Intervento chirurgico di Tiroidectomia per sospetto Tumore Tiroideo potessero influire sulla Prognosi di Malattia .
Cerchiamo dunque di chiarire , informare e rassicurare i nostri Pazienti rispondendo a delle semplici domande che ci potrebbero essere poste in ambulatorio seguendo le Linee Guida dell ‘ American Thyroid Association .
- I Pazienti affetti da Carcinoma Tiroideo hanno maggior rischio di Infettarsi con il COVID19?
Sappiamo che come in tutte le Malattie Infettive il Covid19 riesce piu facilmente ad infettare le persone con deficit del sistema immunitario ad esempio i Pazienti che poiché affetti da Neoplasie trattate dopo l’eventuale intervento chirurgico con Chemioterapie, RadioTerapie , ImmunoTerapia potrebbero presentare una Depressione Immunitaria, in campo Tiroideo ci si è posti la domanda se un paziente affetto da Carcinoma Tiroideo fosse maggiormente a rischio di contrarre l’infezione da COVID19.
Innanzitutto dobbiamo subito precisare che a differenza di molte altre Neoplasie la maggior parte dei pazienti con Carcinoma Tiroideo durante il follow-up della Patologie non deve necessariamente sottoporsi a Chemioterapia o ad altre Terapie che compromettano il suo Sistema Immunitario e da queste semplici considerazioni si deduce che chi è affetto da Carcinoma Tiroideo trattato con Tiroidectomia e anche dopo Terapia Radiometabolica non ha un aumento della possibilità di essere contagiato dal COVID-19 .
Per i Pazienti affetti da Carcinoma Tiroideo in fase avanzata oppure per particolari tipi Istologici (Carcinoma Anaplastico, Carcinoma Midollare) trattati con Chemioterapia o Radioterapia la situazione va valutata caso per caso e comunque in questi casi sarà fondamentale adottare le misure di prevenzione valide per tutta la popolazione immunodepressa o meno : - Utilizzo della Mascherina
- Tenere una distanza di almeno 1,50 metri
- Lavarsi spesso le mani contando almeno sino a 20
- Sanificare gli oggetti potenzialmente contaminati (occhiali ecc)
- È sicuro ritardare l’intervento chirurgico per sospetto Cancro alla Tiroide a causa dell’attuale pandemia di COVID-19
Il trattamento iniziale più comune per la cura del cancro alla Tiroide è l’intervento chirurgico di Tiroidectomia Totale con o senza svuotamento delle catene linfonodali del compartimento centrale , e in alcuni casi di semplice Emitiroidectomia con asportazione o meno della parte centrale della ghiandola Tiroidea detta Istmo. A causa dell’attuale pandemia di COVID-19, molti interventi chirurgici programmati per il Carcinoma Tiroideo (soprattutto quelli a citologia dubbia esempio i TIR3b) sono stati probabilmente rimandati. , sollevando preoccupazioni riguardo alla prognosi di Malattia.
Partendo dal presupposto che sia necessario l’intervento chirurgico per Carcinoma Tiroideo la maggior parte dei tumori alla tiroide sono tumori a crescita molto lenta e la possibilità di peggioramento del cancro alla tiroide se l’intervento viene ritardato di alcuni diversi mesi è estremamente bassa lo dimostra il fatto che vi sono anche dei protocolli che mirano in base ad alcuni fattori (età, dimensioni della neoplasia , caratteristiche ecografiche) ad una “sorveglianza della stessa” pur se questo approccio non ha ancora il sostegno certo della letteratura . Tuttavia, in presenza di Noduli di Grandi Dimensioni con sintomatologia compressiva disfonia , disfagia, dispnea e accertamenti Radiologici con segni RX TAC di deviazione e/o Compressione TracheoEsofagea e riduzione del lume tracheale e /o esofageo l’intervento chirurgico è consigliabile che sia eseguito prima possibile soprattutto ove vi sia il sospetto di9 un Carcinoma Tiroideo Anaplastico o Midollare .
- È sicuro ritardare il trattamento con iodio radioattivo a causa dell’attuale pandemia di COVID-19?
La terapia con iodio radioattivo (RAI) viene spesso utilizzata per i pazienti con carcinoma tiroideo dopo un intervento chirurgico e Questi trattamenti sono stati spesso riprogrammati durante l’attuale pandemia di COVID-19, causando preoccupazione per questi ritardi per i pazienti programmati per ricevere la Terapia con Radioiodio . La RAI viene spesso utilizzata per eliminare qualsiasi tessuto tiroideo normale (non canceroso) rimanente o per ridurre la possibilità di recidiva anche quando tutto il carcinoma tiroideo sembra essere stato rimosso chirurgicamente. Ritardi di sei mesi o anche più lunghi non sembrano poter influenzare negativamente il decorso del carcinoma tiroideo nei pazienti. Pertanto, è improbabile che i brevi ritardi attesi dall’attesa fino alla fine dell’attuale pandemia di COVID-19 riducano l’efficacia del trattamento RAI.In generale, il trattamento con RAI è più urgente per i pazienti con carcinoma papillare o follicolare della tiroide che hanno metastasi distali ai polmoni o ad altre parti del corpo, in particolare se è stata osservata una crescita delle metastasi, in questi casi sarà lo Specialista in Endocrinologia in collaborazione con il Medico Nucleare a stabilire il migliore Timing di Intervento per la somministrazione di Radioiodio .